16/02/2021

Per Luciano

“Devo ammetterlo: per Luciano ho una vera e propria ammirazione e un grandissimo affetto. Sono tanti anni che segue le mie lezioni, per mero piacere personale, anche dopo aver superato brillantemente l’esame, e ci siamo molto legati. Come si potrebbe non amare, del resto, un uomo che, costretto in giovane età sulla carrozzella a causa di un atroce incidente automobilistico, sa restituirti un prepotente amore per la vita, tiene sempre alto l’umore e la simpatia, giuoca con l’ironia e l’autoironia, e non smette mai di comportarsi come il più signorile dei galantuomini?” Cosi Massimo Onofri racconta Luciano nel suo libro Passaggio in Sardegna.

Luciano Atlantei non c’è più. Se ne è andato lo scorso sette febbraio con la discrezione e la dignità che lo avevano sempre caratterizzato. Un amico, una persona forte, provata dalla vita ma che ha sempre tenuto duro davanti a tutte le prove e difficoltà che gli si sono presentate. Studente appassionato del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, era sempre presente alle lezioni di critica letteraria e letterature comparate dove non faceva mai mancare i suoi interventi pungenti, pieni di quell’intelligenza vivida e di quella simpatia con cui anche allietava numerose cene con altri studenti e dottorandi di ricerca, ai quali, da supremo conoscitore di musica, sempre dispensava consigli sugli album più ricercati da procurare ed ascoltare.

La sua passione per la cultura, la letteratura, la musica e l’attenzione per il prossimo e il suo grande impegno nel sociale lo rendevano una persona speciale. È così che vogliamo ricordare lui e la sua grande forza e voglia di vivere che tanto ci deve insegnare.